Hello girls and boys!!!! Nice to be with you again! How are you?😊
I'm very happy, because........ CHRISTMAS IS COMING!!!!
Do you feel it in the air? Do you smell that special Christmas scent? I already have in my mouth the Christmas flavor. Don't you?..........
But we are now in NOVEMBER......
So: let's speak about november!👍
I want to tell you november with a great italian poet: Giovanni Pascoli.
This is one of his poems:
NOVEMBRE
Gemmea l’aria, il sole così
chiaro
Che tu ricerchi gli
albicocchi in fiore,
E del prunalbo l’odorino
amaro
Senti nel cuore….
Ma secco è il pruno e le
stecchite piante
Di nere trame segnano il
sereno,
E vuoto il cielo, e cavo al
pie’ sonante
Sembra il terreno.
Silenzio, intorno; solo,
alle ventate
Odi lontano, da giardini e
orti,
Di foglie un cadere fragile.
È l’estate,
Fredda, dei morti.
Giovanni
Pascoli
Analisi
Questa poesia è stata
scritta da Giovanni Pascoli e parla dell’estate di San Martino.
È composta da 12 versi
divisi in 3 strofe. Ogni strofa ha i versi legati da una rima alternata ABAB
CDCD EFEF.
Al verso 1 è presente una
metafora (gemmea l’aria).
Nel penultimo e l’ultimo
verso è presente un ossimoro (accostare, nella medesima frase, parole
che esprimono concetti contrari): l’estate fredda.
Parafrasi
L’aria è limpida e fredda
come una gemma, il sole è così luminoso che tu ricerchi con
lo sguardo gli albicocchi in fiore, sentendo nel cuore l’odore amarognolo del
biancospino (prunalbo).
Ma (rompe l’illusione e riporta alla realtà) l’albero del
biancospino è secco, le piante spoglie (stecchite) disegnano nel cielo
sereno delle trame nere , il cielo è deserto [privo di uccelli], e il terreno
sembra vuoto sotto il piede e risuona mentre lo calpesta.
Intorno c’è silenzio, soltanto grazie ai soffi di vento (ventate), si
sente lontano un fragile cadere di foglie, proveniente dai
giardini e dagli orti. È la fredda estate dei morti (novembre tradizionalmente
è il mese del culto dei morti).
Commento
Il poeta descrive quanto sia
breve la felicità a cui l’essere umano può aspirare durante la sua vita.
Pascoli descrive un’illusoria primavera novembrina. Il sole è “così chiaro” che
egli è spinto a ricercare gli albicocchi in fiore, tipico segnale di un’estate
imminente. Ma il sole si rivela un inganno: guardandosi attorno il poeta scopre
un paesaggio autunnale, la vegetazione addormentata, e il cielo disabitato
dagli uccelli. L’unico suono che arriva alle sue orecchie è quello delle foglie
che cadono, e Pascoli ci parla di “estate fredda dei morti” (v. 11-12). Così
come un’inaspettata giornata di sole a Novembre ci illude che l’estate sia
vicina, la serenità e la gioia che contraddistinguono l’infanzia e la
giovinezza c’ingannano rispetto a ciò che ci aspetta nell’età adulta (autunno
della vita) a cui segue l’Inverno (la vecchiaia).
And this is his life:
Giovanni Pascoli
Giovanni Pascoli nacque il 31 dicembre 1855 a San Mauro
di Romagna, oggi San Mauro Pascoli, da Ruggero Pascoli e Caterina Alloccatelli
Vincenti. Dall’età di 6 anni studiò presso il collegio dei Padri Scolopi a
Urbino dove durante la sua permanenza, nel 1867, gli giunse la notizia che suo
padre, durante un ritorno a casa dalla tenuta agricola della quale ne era
l’amministratore, era stato assassinato da ignoti per dei motivi rimasti per
sempre sconosciuti. Pochi mesi dopo Giovanni Pascoli deve affrontare ulteriori
grandissimi lutti con la scomparsa della madre, della sorella maggiore
Margherita e dei fratelli Luigi e Giacomo.
Nonostante questi gravissimi episodi, che segnarono
profondamente la sua sensibilità, il poeta proseguì gli studi presso il liceo
di Rimini fino al 1873, anno in cui, grazie ad una borsa di studio vinta dopo
un esame sostenuto alla presenza di Giosuè Carducci, potè iscriversi alla
facoltà di lettere dell’Università di Bologna.
Privato della
borsa di studio a causa della sua partecipazione ad una manifestazione contro
l’allora Ministro dell’Istruzione, visse in grande miseria per cinque anni, costretto
anche a interrompere gli studi. Nel 1879 venne coinvolto nelle agitazioni che
seguirono alla condanna a morte dell’anarchico che attentò alla vita del re
Umberto I a Napoli e restò in carcere per circa tre mesi.
Questa fu un’esperienza che lo segnò, interiormente, in
maniera decisiva.
Giovanni Pascoli decise di abbandonare
l’attività politica per riprendere gli studi lasciati in precedenza e, dopo
essersi laureato, con l’aiuto del Carducci ottenne la cattedra di latino e
greco al liceo di Matera.
Successivamente si trasferì a Massa, ove si riunì alle
due sorelle, Ida e Maria, allo scopo di ricostruire quel “nido” familiare
distrutto dalle numerose perdite il quale aveva lasciato nel suo animo un
profondo dolore. Nel 1892 vinse la medaglia d’oro al concorso di
poesia latina ad Amsterdam, ripetendosi per altre dodici volte.
Dopo aver insegnato letteratura latina all’Università di
Messina, nel 1905 succede a Carducci nella cattedra di letteratura italiana
all’Università di Bologna, dove vi rimase per pochi anni.
Morì a Bologna il 6
aprile 1912 a causa di un male incurabile che lo tormentava armai da circa
quattro anni.
Find some pictures of Giovanni Pascoli!!!
Happy work!!!😅😅😅