mercoledì 28 novembre 2018

Poems

Hello girls and boys!
Sorry! I'm late.... 😅
Here you find three poems written by three famous italian poets: Giuseppe Ungaretti, Giovanni Pascoli, Giacomo Leopardi. three poets and three G....
You have (devi) simply to choose (scegliere) one poem, your favourite, and copy on your poetry exercise-book. Then (poi) you try (provi) to explain (spiegare) what the poem say (cosa dice la poesia) and what you feel (cosa senti) by reading it (leggendola).
Ok? No paraphrase, no analysis, no comment. Ok?
It's not difficult!!! And it isn't a long and hard work.....😉
So... GOOOOOD WORK!!!


NATALE

Non ho voglia
di tuffarmi
in un gomitolo
di strade.
Ho tanta
stanchezza
sulle spalle.
Lasciatemi cosi
come una
cosa
posata
in un
angolo
e dimenticata.
Qui
non si sente
altro
che il caldo buono.
Sto
con le quattro
capriole
di fumo
del focolare.
                         Giuseppe Ungaretti

Il lampo

E cielo e terra si mostrò qual era:

la terra ansante, livida, in sussulto;
il cielo ingombro, tragico, disfatto:
bianca bianca nel tacito tumulto
una casa apparì sparì d’un tratto;
come un occhio, che, largo, esterrefatto,
s’aprì si chiuse, nella notte nera.
                             Giovanni Pascoli


L'infinito

Sempre caro mi fu quest'ermo colle,
E questa siepe, che da tanta parte
Dell'ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
Spazi di là da quella, e sovrumani
Silenzi, e profondissima quiete
Io nel pensier mi fingo; ove per poco
Il cor non si spaura. E come il vento
Odo stormir tra queste piante, io quello
Infinito silenzio a questa voce
Vo comparando: e mi sovvien l'eterno,
E le morte stagioni, e la presente
E viva, e il suon di lei. Così tra questa
Immensità s'annega il pensier mio:
E il naufragar m'è dolce in questo mare.
                                  Giacomo Leopardi

venerdì 16 novembre 2018

Novembre

Hello girls and boys!!!! Nice to be with you again! How are you?😊
I'm very happy, because........ CHRISTMAS IS COMING!!!!
Do you feel it in the air? Do you smell that special Christmas scent? I already have in my mouth the Christmas flavor. Don't you?..........
But we are now in NOVEMBER......
So: let's speak about november!👍 
I want to tell you november with a great italian poet: Giovanni Pascoli.
This is one of his poems:


NOVEMBRE

Gemmea l’aria, il sole così chiaro
Che tu ricerchi gli albicocchi in fiore,
E del prunalbo l’odorino amaro
Senti nel cuore….

Ma secco è il pruno e le stecchite piante
Di nere trame segnano il sereno,
E vuoto il cielo, e cavo al pie’ sonante
Sembra il terreno.

Silenzio, intorno; solo, alle ventate
Odi lontano, da giardini e orti,
Di foglie un cadere fragile. È l’estate,
Fredda, dei morti.
                                    Giovanni Pascoli

Analisi
Questa poesia è stata scritta da Giovanni Pascoli e parla dell’estate di San Martino.
È composta da 12 versi divisi in 3 strofe. Ogni strofa ha i versi legati da una rima alternata ABAB CDCD EFEF.
Al verso 1 è presente una metafora (gemmea l’aria).
Nella seconda strofa è presente l’allitterazioni della s e della r che contribuiscono a comunicare il senso di aridità della natura.
Nel penultimo e l’ultimo verso è presente un ossimoro (accostare, nella medesima frase, parole che esprimono concetti contrari): l’estate fredda.

Parafrasi
L’aria è limpida e fredda come una gemma, il sole è così luminoso che tu  ricerchi con lo sguardo gli albicocchi in fiore, sentendo nel cuore l’odore amarognolo del biancospino (prunalbo).
Ma (rompe l’illusione e riporta alla realtà) l’albero del biancospino è secco, le piante spoglie (stecchite) disegnano nel cielo sereno delle trame nere , il cielo è deserto [privo di uccelli], e il terreno sembra vuoto sotto il piede e risuona  mentre lo calpesta.
Intorno c’è silenzio, soltanto grazie ai soffi di vento (ventate), si sente lontano un fragile cadere di foglie, proveniente dai giardini e dagli orti. È la fredda estate dei morti (novembre tradizionalmente è il mese del culto dei morti).

Commento
Il poeta descrive quanto sia breve la felicità a cui l’essere umano può aspirare durante la sua vita. Pascoli descrive un’illusoria primavera novembrina. Il sole è “così chiaro” che egli è spinto a ricercare gli albicocchi in fiore, tipico segnale di un’estate imminente. Ma il sole si rivela un inganno: guardandosi attorno il poeta scopre un paesaggio autunnale, la vegetazione addormentata, e il cielo disabitato dagli uccelli. L’unico suono che arriva alle sue orecchie è quello delle foglie che cadono, e Pascoli ci parla di “estate fredda dei morti” (v. 11-12). Così come un’inaspettata giornata di sole a Novembre ci illude che l’estate sia vicina, la serenità e la gioia che contraddistinguono l’infanzia e la giovinezza c’ingannano rispetto a ciò che ci aspetta nell’età adulta (autunno della vita) a cui segue l’Inverno (la vecchiaia).

And this is his life:

Giovanni Pascoli

Giovanni Pascoli nacque il 31 dicembre 1855 a San Mauro di Romagna, oggi San Mauro Pascoli, da Ruggero Pascoli e Caterina Alloccatelli Vincenti. Dall’età di 6 anni studiò presso il collegio dei Padri Scolopi a Urbino dove durante la sua permanenza, nel 1867, gli giunse la notizia che suo padre, durante un ritorno a casa dalla tenuta agricola della quale ne era l’amministratore, era stato assassinato da ignoti per dei motivi rimasti per sempre sconosciuti. Pochi mesi dopo Giovanni Pascoli deve affrontare ulteriori grandissimi lutti con la scomparsa della madre, della sorella maggiore Margherita e dei fratelli Luigi e Giacomo.
Nonostante questi gravissimi episodi, che segnarono profondamente la sua sensibilità, il poeta proseguì gli studi presso il liceo di Rimini fino al 1873, anno in cui, grazie ad una borsa di studio vinta dopo un esame sostenuto alla presenza di Giosuè Carducci, potè iscriversi alla facoltà di lettere dell’Università di Bologna.
Privato della borsa di studio a causa della sua partecipazione ad una manifestazione contro l’allora Ministro dell’Istruzione, visse in grande miseria per cinque anni, costretto anche a interrompere gli studi. Nel 1879 venne coinvolto nelle agitazioni che seguirono alla condanna a morte dell’anarchico che attentò alla vita del re Umberto I a Napoli e restò in carcere per circa tre mesi.
Questa fu un’esperienza che lo segnò, interiormente, in maniera decisiva.
Giovanni Pascoli decise di abbandonare l’attività politica per riprendere gli studi lasciati in precedenza e, dopo essersi laureato, con l’aiuto del Carducci ottenne la cattedra di latino e greco al liceo di Matera. 
Successivamente si trasferì a Massa, ove si riunì alle due sorelle, Ida e Maria, allo scopo di ricostruire quel “nido” familiare distrutto dalle numerose perdite il quale aveva lasciato nel suo animo un profondo dolore. Nel 1892 vinse la medaglia d’oro al concorso di poesia latina ad Amsterdam, ripetendosi per altre dodici volte. 
Dopo aver insegnato letteratura latina all’Università di Messina, nel 1905 succede a Carducci nella cattedra di letteratura italiana all’Università di Bologna, dove vi rimase per pochi anni. 
Morì a Bologna il 6 aprile 1912 a causa di un male incurabile che lo tormentava armai da circa quattro anni.

Find some pictures of Giovanni Pascoli!!!
Happy work!!!😅😅😅