venerdì 12 gennaio 2018

Hey girls and boys!!!
Dai! per questa volta niente inglese....
Ok.... oggi a scuola abbiamo trattato il mese di gennaio. 
GENNAIO è un mese particolare, perché è il primo mese dell'anno e tutti ripongono in esso la speranza di avere un anno migliore di quello precedente. Infatti, il primo giorno di gennaio si chiama Capodanno ed è un giorno festivo che si saluta a mezzanotte in punto della notte di San Silvestro (31 dicembre). Eh sì! Gennaio inizia con una festività! Poi arriva l'Epifania (6 gennaio) che porta doni ai bambini.... quindi iniziamo l'anno "in festa"...
Ma il mese di gennaio è particolare anche per il clima che lo caratterizza e che dunque condiziona la vita degli uomini. Innanzitutto è il mese dell'inverno in tutto e per tutto: freddo, gelo, vento, neve sono gli elementi che caratterizzano questo mese. Tutti rimaniamo chiusi in casa al calduccio, ci vestiamo con abiti più pesanti e mangiamo cibi adatti a questa stagione (minestre, zuppe, risotti, polenta, brodo,....). 

Un tempo, il mese di Gennaio, nella vita contadina, era il periodo dei lavori manuali di costruzione o riparazione di attrezzi agricoli o di realizzazione di cesti, ciotole , zoccoli, mestoli in legno. Questo perchéil lavoro in campagna era fermo, cioè non c'era niente da curare. Anzi; i semi affidati alla terrain questo periodo riposano nella terra e il freddo contribuisce a distruggere insetti o batteri che potrebbero compromettere la buona crescita delle piante. molti proverbi antichi, infatti, ringraziano il gelo e la neve di gennaio, perchè con essi si spera in un buon raccolto. In questa stagione ci venivano un tempo offerte dalla natura solo poche verdure fresche coltivate nell'orto, come verze, radicchi, cavoli, mentre tra la frutta, tutta raccolta nei mesi precedenti, potevamo trovare mele, pere, noci, castagne, nespole e poco altro. Oggi, sui banchi dei supermercati troviamo qualsiasi merce, ma sarebbe bene ritornare a mangiare come nel passato e scegliere frutta e verdura locali. Gli agrumi del nostro Meridione, però, non devono mancare!

Il mese di gennaio per me non è un bel mese, perchè soffro molto il freddo. Durante le giornate fredde e gelide evito di uscire, rimango a casa e trascorro il tempo con i miei passatempi preferiti: la lettura e il bricolage. Poi, se proprio devo uscire, mi imbacucco da capo a piedi....
A me piace molto stare accanto al camino e ascoltare scoppiettare il fuoco, mentre leggo un bel libro d'avventura o un libro giallo, che sono i generi che mi stuzzicano di più la fantasia. Oppure amo molto tirare fuori tutti i miei attrezzi e "costruire" qualcosa, disegnare paesaggi o abbellire un oggetto. Mi piace anche molto cucinare, per cui, quando fuori c'è brutto tempo, preparo una delle mie ricette per la mia famiglia. 

Di seguito potete trovare un brano sul mese di gennaio, una poesia e qualche immagine che potrebbe esserti utile se decici di fare un disegno di gennaio.




Racconto su Gennaio  di Diego Valeri
Sole di Gennaio 
Siamo alla fine di gennaio e nell'aria c'è già un sole, un respiro, un errabondo odore di primavera.
Si sente dire che sui colli i mandorli cominciano a fiorire; ma qui, nell'orto suburbano che mi consola con la sua vista serena, non si scorge ancora nessun segno di vita.
Dietro la siepe di bosso e il filare di girasoli rinsecchiti e pencolanti l'arida terra porta soltanto qualche ciuffo d'erba pallida tra i mucchi di grigia sterpaglia. I ciliegi disegnano netto nel cielo l'arabesco dei loro rami nerastri e gropposi.
Più oltre, la vite a pergola lascia pendere qualche esile tralcio, nudo, chiaro e liscio.
Eppure la precoce primavera è arrivata anche qua.
Il colore del sole mattutino, disteso sul terreno è color di rosa; le ombre dei ciliegi su quel rosa sono violette; quelle della vigna sul muretto di fondo, sono azzurre e come tremanti.
E le tre case che chiudono l'orizzonte, una rosa, una giallina, gialla la terza, slavate dalla pioggia e scialbate dal sole, direi che mandino luce, quasi fossero fatte di una preziosa materia trasparente.
Sono case qualunque, case utilitarie, che non han nulla di bello e neppure ambiscono ad esser belle; ma in quest'aria primaverile d'inverno diventano bellissime: magiche creazioni del nostro sole di pianura, di pianura padovana.
Perché, si, anche qui sento e riconosco la mia città materna: in questa semplicità e modestia di paesaggio, in questa timida delicatezza di rapporti tonali in questa luce di poesia che si sprigiona dalle più umili e povere cose.




Poesia di F. Bianchi
Gennaio
Quando nasce
nessun mese è cosi gaio
come il piccolo Gennaio:
lo saluta ancora in fasce,
l'allegria di San Silvestro
piena d'estro.

Del nuov'anno
egli è il primo pargoletto,
il più atteso, il prediletto,
e per questo onor gli fanno
e ciascun se lo propizia
e lo vizia.

Quanto a quello
che crescendo saprà fare,
quello è invece un altro affare:
forse porta, il bricconcello,
raffreddori, sdruccioloni
e geloni.

Strano artista,
egli fa sui vetri e i rami
candidissimi ricami
ed appende, in gaia vista,
sulle gronde e sui poggiuoli
i ghiacciuoli.

Con la gerla
dei regali l'accompagna
la Befana, una cuccagna!
Ma lo segue poi lo Merla,
che la neve reca e i geli
più crudeli...

Ma si deve
confessar, siam sinceri,
che anche il gelo ha gran piaceri:
ha battaglie con la neve,
slitte, pattini; oggidi
fin gli sci.

Dunque sia
benvenuto, sor Gennaio:
non ci punga col rovaio,
ed il buon esempio dia
ai suoi undici fratelli
ridarelli!




Il bucaneve
      Il calicanto




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